La classificazione delle aree a pericolo di esplosione è un’operazione preliminare fondamentale in tutti gli ambienti laddove si utilizzino gas e liquidi infiammabili e/o polveri combustibili, in quanto è proprio dal risultato di tale classificazione che potrà essere effettuata la più idonea scelta sulla tipologia di impianti elettrici necessari in relazione al tipo di luogo presente.
In altri termini, una mancata od errata classificazione di un luogo può determinare la scelta di soluzioni impiantistiche non adatte, che a sua volta può essere causa di gravi conseguenze per persone e beni. Inoltre, con l’entrata in vigore delle cosiddette “Direttive ATEX” (anno 2003), il documento di classificazione, nato come esigenza strettamente elettrica, assume un’importanza ancora più vasta, essendo la fondamentale base di partenza per il “documento sulle protezioni contro le esplosioni”, obbligatorio ed a cura della Committenza (che ne ha una responsabilità diretta), nel quale si dovrà valutare i rischi legati ai pericoli di esplosione.
La classificazione delle aree è un’opera estremamente complessa ed articolata, che necessita sin dal principio di un’attiva partecipazione di più soggetti, che possano garantire al classificatore di avere a disposizione tutti i dati che gli necessitano per una valutazione precisa ed ottimale.
La Committenza, con l’ausilio del proprio personale tecnico ed ingegneristico, dovrà fornire tutte le informazioni necessarie in merito, ad esempio, al tipo ed alle caratteristiche chimico-fisiche delle sostanze impiegate, alle modalità ed alle condizioni di lavoro e di processo, al tipo ed alle caratteristiche della ventilazione presente nei vari ambienti, alla disposizione dei locali ed alla tipologia delle aperture presenti, ecc. Tutti i dati dovranno essere forniti in forma scritta e firmata dai responsabili preposti, in quanto anche la più minima informazione errata può essere causa di valutazioni non congrue da parte del Classificatore, che non potrà in tal caso esserne ritenuto responsabile.
Una volta acquisiti tutti i dati necessari, ed effettuati i sopralluoghi del caso, si procederà alla realizzazione della classificazione vera e propria, seguendo sostanzialmente le disposizioni ed i calcoli definiti dalle Norme CEI 31-30 (e Guida CEI 31-35) per i luoghi con presenza di gas/vapori/nebbie infiammabili, e dalle Norme CEI 31-52 (e Guida CEI 31-56) per i luoghi con presenza di polveri combustibili. Dalla classificazione si desumerà l’identificazione dei vari ambienti con le ZONE definite da norme e leggi, potendo da qui ripartire per la scelta degli impianti elettrici più idonei ad ogni tipo di ambiente e per la redazione, a cura della Committenza, del “documento sulle protezioni contro le esplosioni”, richiesto dalle Direttive ATEX.