Eseguiamo verifiche e misure strumentali con il fine di:
Inoltre eseguiamo:
Per eseguire il progetto degli impianti di interventi di ristrutturazione, adeguamento o riqualificazione è necessario ricostruire puntualmente la situazione dello stato di fatto definendo il layout e lo schema funzionale degli impianti esistenti, delle zone funzionali, ecc.
I servizi proposti sono, quindi, da supporto alla progettazione
L’attività si svolge attraverso il rilievo puntuale del patrimonio oggetto di intervento, aggiornando, se necessario, le planimetrie con le variazioni riscontrate in sede di sopralluogo.
Per produrre gli "as built” ci troviamo spesso a dovere ricostruire una documentazione: una sorta di progetto a ritroso.
Nel fare ciò, in base ai vari passaggi di verifica obbligati, potrà evidenziare anche delle situazioni da sanare sia dal punto di vista esecutivo sia dal punto di vista realizzativo.
I passaggi principali che il progettista deve fare per produrre i disegni finali come costruito, riguardano il reperimento dell’eventuale documentazione esistente e il rilievo e la verifica degli impianti esistenti.
Per il reperimento dell’ eventuale documentazione esistente di deve fare riferimento ai seguenti punti:
- dati relativi alla fornitura dell’energia elettrica da parte dell’ente distributore;
- la dichiarazione di conformità alla regola d’arte dell’impianto esistente, quando prodotta;
- le informazioni sulla destinazione d’uso dell’edificio, della costruzione o del luogo;
- il numero di persone massimo previsto totale o nei singoli compartimenti antincendio (quando esistenti);
- la documentazione con individuati gli ambienti e le applicazioni particolari, quali ad esempio: gli ambienti a maggior rischio in caso d’incendio, gli ambienti ad uso medico, i luoghi con pericolo di esplosione, ecc.
il datore di lavoro deve prendere le misure necessarie affinché i lavoratori siano salvaguardati da tutti i rischi di natura elettrica connessi all’impiego dei materiali, delle apparecchiature e degli impianti elettrici messi a loro disposizione.
La valutazione del rischio elettrico è un obbligo di legge stabilito dall’art. 80 del D.Lgs. 81/2008 “Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro”.
Nel caso di mancanza di conformità degli impianti elettrici si viene a determinare una condizione di rischio per i lavoratori inaccettabile.
Il nostro Studio si occupa dell’attività di redazione del documento di Valutazione e Gestione del Rischio Elettrico come definito del D. Lgs. 81/2008 e in particolare rispetto alla norma CEI 11-27.
Il rischio elettrico è il rischio derivante dal contatto diretto o indiretto con una parte attiva non protetta di un impianto elettrico, così come il rischio d’incendio o esplosione derivanti dal pessimo stato di manutenzione o dall’imperizia nell’impiego di impianti e strumentazione.
Per quanto riguarda l’impiantistica elettrica, il datore di lavoro deve valutare i relativi rischi:
• contatti diretti ed indiretti;
• innesco e propagazione incendi dovuti a sovratemperature e archi elettrici;
• innesco di esplosioni;
• fulminazione diretta o indiretta;
• sovratensioni;
• altre condizioni di guasto ragionevolmente prevedibili.
La sicurezza in caso di emergenza assume un particolare rilievo in tutti i luoghi che sono frequentati da persone, dove risulta irrinunciabile l’esigenza di garantire l’incolumità degli occupanti e proteggere i beni in tutte le condizioni di pericolo, soprattutto quando viene a mancare l’energia elettrica.
Un’accurata progettazione, che rispetti le norme tecniche di riferimento, innalza il livello di sicurezza e mantiene i requisiti richiesti nel tempo, assicurando la salvaguardia delle persone in caso di eventi critici.
Le azioni correttive e gli interventi di manutenzione periodica sono indispensabili per eliminare guasti e i malfunzionamenti evidenziati a seguito delle verifiche per mantenere l’intero impianto in condizioni di efficienza e quindi garantire la sicurezza nel tempo.
Tutte le anomalie riscontrate devono essere oggetto di un intervento correttivo eseguito da un operatore qualificato quali il servizio tecnico interno, un installatore elettrico o una società di manutenzione specializzata.
La norma CEI UNI 11222 art. 4 prevede di effettuare la verifica di funzionamento delle lampade di emergenza ogni sei mesi, e la verifica generale e dell’autonomia ogni anno.
La frequenza delle verifiche dovrebbe comunque essere calibrata in base al tipo luogo in oggetto: la mancanza dell’illuminazione ordinaria all’interno di una sala operatoria, non ha gli stessi effetti che la mancanza di illuminazione in un ufficio al piano terra.
La Norma CEI 64-8 prescrive che ogni corrente di sovraccarico venga interrotta da un dispositivo di protezione prima che essa possa provocare un riscaldamento nocivo alla stessa conduttura, in particolare al suo isolamento e alle sue connessioni.
Per prevenire l'insorgenza di una sovracorrente da sovraccarico, tutti gli impianti elettrici devono includere sistemi di protezione quali interruttori termici o magnetotermici, in grado di interrompere automaticamente la corrente elettrica se questa supera un valore prefissato per un determinato periodo.
Secondo la Norma CEI 64-8 i dispositivi di protezione devono rispettare alcuni parametri:
- La corrente nominale del dispositivo di protezione è compresa tra la corrente di impiego della linea e la portata del conduttore.
- La corrente di funzionamento non supera mai il 145% della portata del conduttore
Tutte le masse e le masse estranee dell'impianto elettrico devono essere connesse ad un unico impianto di dispersione.
Tale collegamento ha un duplice effetto: da una parte crea una "via di fuga" della corrente con un valore di resistenza più basso rispetto a quello del corpo umano, e dall'altro permette l'intervento dell'interruttore differenziale all'insorgere del guasto prima ancora che una persona possa venire in contatto col guasto stesso. Quindi è di vitale importanza che tutte le connessioni al sistema disperdente debbano essere verificate. Questo viene effettuato tramite apposito strumento che calcola la resistenza del conduttore. Se tale resistenza è elevata vuol dire che manca la continuità e deve essere ripristinata.
Un'altra verifica importantissima è quella del funzionamento degli interruttori differenziali (salvavita). Tali interruttori sono quei dispositivi che in caso di guasto interrompono l'alimentazione elettrica impedendo la possibile folgorazione della persona. E' quindi palese l'importanza del loro funzionamento.
Vi è una prova può essere effettuata da un'apposito strumento, e con modalità richieste dalla normativa.
Lo strumento prova l'intervento del differenziale e controlla inoltre che tale intervento si sia verificato in determinati limiti di tempo; tali prove vengono fatte a più valori di corrente.
In caso di mancato intervento, o d'intervento in tempi erronei, lo strumento riporta la misurazione non valida.
- Resistenza dell’impianto di terra;
- Resistenza di isolamento dei circuiti verso terra;
- Resistenza dei conduttori equipotenziali;
- Continuità dei conduttori di protezione;
- Efficienza dei dispositivi di allarme e sicurezza dei controllori di isolamento;
- Efficienza dei collegamenti dello schermo del trasformatore di isolamento;
- Valore delle correnti di primo guasto del circuito secondario del trasformatore di isolamento;
- Valore dell’impedenza di guasto (sistemi TN);
- Controllo dei parametri di rete (tensione, corrente, potenza, fattore di potenza, armoniche, transitori).
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